RP Liguria

Attività nelle scuole

Progetto: “PER NON PRENDERE UNA SVISTA QUANDO PARLI DELLA VISTA”

Consci che per favorire l’autonomia delle persone con disabilità è necessario agire anche sull’ambiente in cui vivono, il progetto nasce per informare i giovani al fine di coltivare una società consapevole naturalmente propensa ad affrontare le difficoltà della disabilità visiva e abbattere preconcetti e resistenze che ostacolano eque relazioni tra gli individui.
Il percorso dimostra risultati positivi per efficacia e valori trasmessi anche verso i ragazzi, poiché fornisce loro spunti per affrontare le proprie personali difficoltà.
È complicato spiegare correttamente cosa comporti una visione confondente, distorta o parziale: questo richiede una profonda conoscenza degli argomenti con adeguate strategie di comunicazione.

Il considerevole contributo dell’Ufficio OttoperMille della Chiesa Valdese, erogato da diversi anni, ha permesso di dare all’iniziativa una continuità che nutre un circolo virtuoso che suscita interesse da parte delle scuole e porta maggior conoscenza e consapevolezza anche fra il personale scolastico.

In estrema sintesi, l’attività nelle scuole comprende tre fasi distinte:

1.a Fase

Lezione frontale su: ipovisione, cenni di genetica ed ereditarietà, comportamenti corretti, testimonianze di persone ipo/non vedenti; nel corso di tutta la lezione, i ragazzi possono e sono invitati a fare domande ed esporre le proprie impressioni. All’inizio della lezione viene distribuito diverso materiale tra cui un opuscolo informativo che illustra anatomia oculare, genetica e prevenzione delle malattie (clicca qui per scaricarlo)

2.a Fase

Street Performance: i ragazzi, preventivamente preparati da un coach professionista, indossando un paio di occhiali che simulano una condizione di ipovisione medio/grave, sperimentano un breve percorso in esterno e si cimentano nello svolgimento di alcune semplici attività. Al termine vengono invitati a porre domande e descrivere le proprie sensazioni in relazione a quanto vissuto.

3.a Fase

Rappresentazione teatrale del titolo ALONE, in forma di monologo, che racconta l’esperienza di un uomo il quale, raggiunti i cinquant’anni, racconta la sua esperienza di  ipovedente dall’età di circa 17 anni. Attraverso la sua particolare “leggerezza teatrale”, lo spettacolo è in grado di coinvolgere emotivamente gli studenti affrontando, anche con battute talvolta “spiritose”, le problematiche profonde legate alla persona ipo-non vedente.